Ci è giunta una segnalazione. Abbiamo fatto i nostri riscontri... e pubblichiamo.
Ci è stato chiesto: E' giusto che, in un regime democratico, la minoranza sia il punto di riferimento?
In termini concreti: E' giusto che una scuola più piccola (Colonnella) debba essere il punto di riferimento di una realtà più grossa (Corropoli) ?
Non sarebbe giusto che il punto di riferimento sia quello che faccia muovere in minor numero di persone, ovvero che sia il più comodo per la maggior parte?
Sulla base di questi interrogativi abbiamo svolto le nostre indagini e, collegandoci al sito dell'Istituto comprensivo di Colonnella, Corropoli e Controguerra, abbiamo ricavato i seguenti dati:
Scusateci se per Elementare e Media non abbiamo usato i nuovi termini burocratici.
Dai dati ricavati si desume che Colonnella ha una popolazione scolastica di 291 alunni, Controguerra di 198 e Corropoli di 478.
Fermi restando che Controguerra, in ogni caso, debba muoversi. Ci sembra fortemente ingiusto e matematicamente errato che 478 sia inferiore a 291.
Sul piano ambientale significa maggiori consumi energetici e maggiore inquinamento. Infatti, se Corropoli fosse sede dell'Istituto comprensivo, a muoversi sarebbe un numero minore di persone.
Corropoli aveva più alunni di Colonnella anche quando, a metà degli anni '90, si scelse la sede dell'Istituto Comprensivo. E la scelta fatta - col senno di poi - non ci è sembrata politicamente corretta!
Diciamo "non politicamente corretta" perchè ritieniamo che a determinare la scelta abbiano inciso la volontà di un politico colonnellese (oggi diventato parlamentare) e quella di un sindaco corropolese (oggi semplice cittadino).
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