venerdì 2 aprile 2010

Sorprese di Pasqua

I ragazzi corropolesi hanno l'abitudine di schiantarsi con la loro auto contro i muretti dei ponti. E' successo nel passato (vedi post dell'8 dicembre 2009), ed è successo recentemente. Un muretto situato all'imbocco di via Roma, poco dopo la Madonna del Muraglione, è stato centrato in pieno e abbattuto.
Questa volta il muretto, grazie all'opera dei fratelli Rotini, è stato rifatto a regola d'arte... è più bello di quello originale.

I lavori sono stati seguiti dal Comune. Pregevolissimi se confrontati con quelli effettuati dalla Provincia.
In basso la foto del muretto del ponte rifatto a dicembre 2009 dall'Ente provinciale.

L'impatto estetico è evidente. Avevamo espresso già il nostro disappunto nel post dell'8 dicembre 2009.
Avevamo denigrato il fatto che la Provincia si fosse preoccupata di acquistare mattoni nuovi senza pensare di recuperare i mattoni vecchi che, almeno, potevano essere usati nella parte frontale del muretto.
Ciò che ci sconcerta oggi è l'apprendere da persone informate che le opere in questione sono costate le stesso prezzo.
L'opera della provincia realizzata con noncuranza (di misura più corta) è costata tanto quanto l'altro muretto molto più lungo e realizzato con grande cura dai fratelli Rotini che non si sono limitati alla parte frontale, ma hanno esteso il loro amore anche alla parte posteriore che solo pochi hanno la possibilità di vedere (vedi foto sottostante).

Nel fotografare la parte posteriore del muretto ci siamo accorti che nei pressi esiste una specie di favela, un ranchito (come direbbero i venezuelani). Questa "sorprendente e deprimente" realtà, di solito, non salta agli occhi in quanto celata da una folta vegetazione che copre il tutto per buona parte dell'anno.
Evitiamo i commenti, che scaturiscono spontanei guardando le foto.



Come se ciò non bastasse, alzando gli occhi verso le vecchie mura di Corropoli davanti a noi si para un'altra visione di degrado.

Qualcuno potrebbe giustamente obiettare: "Stanno costruendo un palazzo, che degrado è?"
Nella foto sovrastante si notano le evidenti tracce della presenza di una gru (che è stata portata via). I lavori di questo palazzo (di cui esiste solo lo scheletro) sono iniziati nel gennaio del 2006. Più di 4 anni fa. Un'epoca giurassica se confrontata alla celerità con cui il Governo ha ricostruito L'Aquila.
Il palazzo rimane lì non solo a deturpare le mura storiche, ma ad ingombrare anche una delle strade più transitate del centro storico.


1 commento:

Anonimo ha detto...

"il governo ha ricostruito L'Aquila" è un po' un'esagerazione. Contrariamente a quanto ci vuole far credere la televisione i problemi de L'Aquila sono ben lontani dall'essere risolti e anzi il terremoto ne ha svelati di più gravi a livello nazionale.
Basta vedere il film "Draquila" di Sabina Guzzanti per rendersi conto della gravità.

Complimenti comunque ai fratelli Rotini ed al comune. Questo tipo di azione dal basso è proprio quello che serve all'Italia.

Complimenti alche per il blog.

Lathe Biosas, un cittadino corropolese.